Castel Penede
Situato nel comune di Nago-Torbole, il Castel Penede è un’antica costruzione situata su un costone roccioso posizionato nella parte nord del Lago di Garda.
Ai tempi di grande splendore la struttura si stima fosse lunga 103 metri e larga 43 con attorno un’importante muro di protezione.
Storia del Castel Penede
La costruzione viene nominata per la prima volta in alcuni documenti ufficiali risalenti al 1210 anche se dopo alcuni ritrovamenti e data la sua posizione estremamente strategica su tutta la valle e la parte nord del lago si presume che il castello risalga addirittura all’epoca dei romani.
Sempre secondo i documenti il castello sembrerebbe appartenuto ai d’Arco, una nobile famiglia trentina che in quel periodo aveva molti possedimenti nella zona.
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Negli anni successivi il castello era al centro di molti conflitti che fecero cambiare molte volte il possessore del castello come i Castelbarco e i Vescovi di Trento per poi tornare sotto i d’Arco nel 1340 e vi rimase fino al 1438. Come gran parte dei territori circostanti infatti, anche il Castel Penede entrò a far parte della Repubblica di Venezia quando Erasmo da Narni, grande condottiero e capitano di ventura dell’epoca, conquistò il castello.
Un’impresa degna di nota che risale proprio a questo periodo è quella denominata “Galeas per montes”. I veneziani avevano il problema di respingere i longobardi e per farlo spostarono la flotta veneziana dal Mar Adriatico alle acque del Lago di Garda risalendo prima il fiume Adige e poi via terra. In questa manovra strategica, il castello aveva l’importante compito di sorvegliare il transito dell’eccezionale carico fino al lago.
Il destino del castello viene di nuovo legato ai conti d’Arco quando nel 1509 l’esercito dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo lo riconquistò riconsegnandolo ai legittimi proprietari.
Da qui iniziò il lento degrado del Castel Penede che lo porterà pian piano all’attuale stato. Il primo duro colpo avvenne nel 1703 quando, durante le vicende della guerra di successione spagnola, le truppe francesi capitanate dal generale Vendôme intente a contrastare gli Asburgo bombardarono il castello che lo portarono in uno stato di rovina e abbandono.
Il suo ultimo impiego non può che risalire alla Seconda Guerra Mondiale quando gli austriaci vi costruirono delle tricee ed un appostamento per l’artiglieria.
Il Castel Penede e Dante Alighieri
Un curioso aneddoto riguardante il Castel Penede di Torbole è quello che lo legherebbe al famoso poeta toscano Dante Alighieri. Secondo una leggenda infatti, nel periodo in cui il poeta era in esilio da Firenze venne ospitato dalla famiglia dei Castelbarco proprio nella fortificazione la quale fù da ispirazione per la scrittura dei versi del Canto XX dell’Inferno della Divina commedia:
“Suso in Italia bella giace un laco
a piè dell’Alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, ch’ha nome Benaco.
Per mille fonti credo e più si bagna
tra Garda e Valcamonica, pennino
dell’acqua che nel detto laco stagna”.
Il Castel Penede oggi
Dopo tanta storia e qualche leggenda, del Castel Penede di Nago Torbole ne rimane solo qualche resto. L’antica rocca ormai in rovina ha perso tutte le funzioni belliche per lasciare spazio al turismo. La zona è infatti nuovamente raggiungibile dopo che negli anni 90 è stato effettuato un piccolo restauro del Castel Penede per metterlo in sicurezza grazie ad importanti investimenti sostenuti dalla Provincia Autonoma di Trento.
Per gli amanti della camminata, il castello è raggiungibile a piedi in circa 30 minuti partendo da Nago. Una volta arrivati in cima ci si trova davanti ad un’incredibile panorama sulla Valle di Santa Lucia e sui paesi di Torbole e Riva affacciati sulle acque del Lago facendo diventare la zona uno dei punti panoramici più belli ed emozionanti del Lago di Garda.