Dogana Veneta
Nella piazza principale di Lazise a ridosso dell’antico porto, si può ammirare uno splendido edificio di epoca veneziana, la Dogana Veneta.
I primi documenti storici che parlano di questa struttura risalgono al 1300 quando lo storico Giovanni Villani nell’opera “Nuova Cronica” riferendosi a Cangrande della Scala di una «Casa vicino alla rocca di Lazise, nella quale si colloca il naviglio del signore Della Scala».
Si attribuisce proprio a Cangrande, condottiero italiano dell’epoca, la costruzione della dogana che era il punto di confine tra Lombardia e Repubblica di Venezia.
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La dogana veneta sotto la Repubblica di Venezia
Il suo impiego originale era quello di contenere una flotta armata della Serenissima Repubblica di Venezia per proteggere gli attacchi provenienti dal lago.
Successivamente la Dogana Veneta per la produzione del salnitro, un componente della polvere da sparo per poi diventare arsenale o “Ressenal”. Solamente nel 1600 la struttura iniziò ad essere impiegata come dogana per il transito delle merci nella quale i mercanti dovevano pagare una somma di denaro per poter proseguire con il trasporto. Le barche provenienti dal lago infatti, dovevano fermarsi qui prima di poter accedere al porto di Lazise. Era così diventato un importante centro commerciale della zona del lago di Garda che regolava il trasporto delle merci tra Lombardia, Veneto e Trentino.
Con il declino della Repubblica di Venezia però, la Dogana Veneta di Lazise perse anche quest’ultima funzione diventando poi magazzino e altre funzioni.
Durante la seconda Guerra Mondiale venne trasformata in casa del fascio per ospitare gli uffici dei funzionari della zona.
La dogana veneta oggi
Come molti altri edifici della zona, anche la Dogana Veneta è stata sottoposta ad un recente restauro. Nel 2003 infatti, sotto la guida dell’ingegnere Edoardo Ottoboni e dall’architetto Giorgio Ugolini, la struttura ha ottenuto nuova vita venendo riconosciuta come una delle location più esclusive di tutta la zona del Garda.
Uno spazio di 800 mq capace di ospitare fino a 400 persone dedicato a congressi, eventi culturali, manifestazioni e matrimoni che rendono questo posto ancora pieno di vita dopo 700 anni di storia.