Grotte di Catullo
Quando si visita questo posto sembra di fare un vero e proprio viaggio nel tempo, un salto all’indietro di secoli fino al periodo in cui la Civiltà romana controllava la zona del lago di Garda e faceva vedere la sua potenza.
Le Grotte di Catullo sono un complesso archeologico ormai in rovina composto da un’enorme villa romana posta sulla punta della penisola di Sirmione dalla quale si ha una spettacolare vista su tutto il lago di Garda.
La struttura ha un’enorme rilevanza storica in quanto è una delle più grandi ville romane dell’Italia Settentrionale nonché una delle più affascinanti sia per storia che per la splendida posizione geografica.
L’intera area archeologica delle Grotte di Catullo è grande circa due ettari completamente visitabili e all’interno dei quali è presente anche un museo archeologico dove si possono ammirare importanti ritrovamenti rinvenuti nell’area delle grotte ma anche in tutto il resto del basso Garda e dintorni. Per far conoscere meglio il territorio alle migliaia di turisti che ogni anno decidono di passare le loro vacanze sul Garda, all’interno del museo è allestita un’area dove viene spiegata la morfologia e la storia del lago passando tra le ere glaciali fino ad arrivare all’attuale stato che tutti possiamo ammirare.
Indice:
- Il nome delle Grotte di Catullo
- Storia delle Grotte di Catullo
- Il museo archeologico di Sirmione
- Visitare le Grotte di Catullo: Orari e Prezzi
Il nome delle Grotte di Catullo
Molti si chiedono perché venga utilizzata la parola “grotta” per definire questo sito archeologico seppur si tratti di una villa dalle imponenti dimensioni a cielo aperto.
Il nome gli fu dato al momento della sua scoperta avvenuta nel Rinascimento attorno al 1400. In quel periodo la villa era completamente ricoperta da terra e vegetazione per via dei secoli di abbandono a cui è stata sottoposta, e quindi impossibile da vedere a cielo aperto. Al suo interno vi si poteva accedere solamente attraverso delle aperture “naturali” simili a delle caverne e da qui prese il nome di Grotte di Catullo.
Altro aneddoto interessante è quello che attribuisce la proprietà della villa al poeta romano Gaio Valerio Catullo dalla quale prende il nome.
Anche questa supposizione risale al 1400 quando vennero riscoperte le opere del poeta tra cui il “Carme” dove descrive uno dei suoi tanti ritorni nella casa di Sirmione dopo lunghi periodi passati a Roma.
Molti quindi collegano questi la descrizione contenuta in questi versi all’edificio presente nell’attuale sito archeologico anche alcuni studi dimostrerebbero che la villa venne costruita dopo la morte del poeta veronese e che quindi non può aver abitato in questa casa.
Un’altra ipotesi sosterrebbe invece che prima della costruzione delle Grotte di Catullo di Sirmione, sullo stesso terreno vi fosse presente un altro edificio e che fosse proprio l’abitazione del poeta romano.
Storia delle Grotte di Catullo
Quando si parla di Sirmione vengono subito in mente due cose: il Castello Scaligero, simbolo della città, e le Grotte di Catullo.
Tra i due, le grotte sono di gran lunga le più antiche la cui data di costruzione è collocata in età augustea tra il I secolo a.c. e il I secolo d.c
Le rovine sono state riscoperte attorno al 1400, ma sono state oggetto di studio solo a partire dal 1800 con l’inizio di alcuni scavi.
Ma è solo quando il sito archeologico divenne di proprietà nazionale che vennero avviati i primi programmi di studio e di scavi (tutt’ora in corso) che portarono alla luce quello che oggi possiamo ammirare della splendida villa romana di Sirmione.
La villa romana
Secondo gli studi effettuati negli anni novanta emersero molti dettagli sulla storia di questo sito archeologico. Primo fra tutti è il fatto che i resti ritrovati fecero parte al momento della costruzione di un’unica struttura e questo suggeriva, date le grandi dimensioni, che la costruzione fosse appartenuta ad alcuni nobili dell’epoca romana.
Come è possibile notare ancora oggi, la struttura a pianta rettangolare ha dimensioni immense: 167 metri di lunghezza e 105 di larghezza ed il tutto era strutturata su 3 piani.
I piani inferiori delle Grotte di Catullo di Sirmione sono i più conservati dell’intero edificio ed erano dedicati agli ambienti di servizio. Siccome erano ambienti in cui lavorava la servitù non ci si preoccupa delle decorazioni.
Sul lato ovest del secondo piano si trovava il criptoportico, un lungo corridoio coperto che veniva utilizzato dai proprietari della villa per fare passeggiate durante le giornate di pioggia o per evitare il forte caldo delle giornate estive.
Sul piano superiore invece, chiamato “piano nobile”, erano collocati nella parte meridionale gli ambienti residenziali dei padroni della villa dove si viveva la vita quotidiana e dove era presente anche l’entrata della villa.
Sui lati est e ovest si trovavano invece dei lunghi porticati dai quali si poteva avere una splendida vista sul Lago di Garda, vista che si poteva ammirare ancor meglio sul lato nord dove era presente una terrazza belvedere di circa 1400 metri quadri munita di velarium in protezione dal maltempo e dal sole, mentre al centro invece si trovava il giardino della villa.
La villa romana di Sirmione era dotata anche di un’area termale in cui era possibile fari bagni in acqua calda, tiepida o fredda e della quale è ancora visibile la cisterna ed il sistema di riscaldamento della villa ad ipocausto.
Tra i tre piani, quello superiore è il più danneggiato e del quale ne rimangono solo pochi resti. Questo perché già nel III secolo la villa cadde in stato di abbandono con i conseguenti saccheggi da parte dell’uomo, crolli, ma anche per il fatto che il sito venne utilizzato come “miniera” ed i blocchi di pietra e marmo utilizzati per costruire altre ville della zona.
L’uliveto
In quello che un tempo era il giardino della villa, e in tutte le altre zone verdi dell’area archeologica, oggi sono occupate da un uliveto storico composto da oltre 1500 piante di cui alcune addirittura secolari di circa 400-500 anni.
Le varietà di ulivo di cui è composto l’uliveto sono quelle tipiche della zona del lago di Garda che sono Casaliva, Gargnà e Leccino.
Negli ultimi anni, dopo un lungo periodo in cui le piante sono state lasciate a se stesse, tutto l’uliveto è stato nuovamente preso in gestione grazie ad un progetto dell’AIPOL con interventi di potatura per poi produrre con le olive raccolte l’olio extravergine del Garda delle Grotte di Catullo riconosciuto a livello mondiale con la qualità DOP.
Il museo archeologico di Sirmione
A completare la magnificenza dell’area archeologica delle Grotte di Catullo vi è il museo situato all’entrata del complesso.
Inaugurato nel 1999, il museo archeologico di Sirmione è stato costruito per accogliere i visitatori che vogliono visitare le grotte di Catullo e per far conoscere la storia della penisola di Sirmione e del lago di Garda in generale attraverso i numerosi reperti archeologici ritrovati all’interno delle grotte e nelle zone circostanti.
Il museo di Sirmione è suddiviso in tre macro aree ognuna delle quali racconta la storia di Sirmione in diversi periodi storici.
La sezione preistoria e protostoria
Racchiude la storia più antica della penisola di Sirmione con esposti ritrovamenti risalenti addirittura al Neolitico con molti riferimenti che fanno capire le abitudini e lo stile di vita di quel periodo.
Con i numerosi scavi e studi effettuati il secolo scorso inoltre, sono stati rinvenuti numerosi siti palafitticoli lungo tutta la costa della penisola ed anche in altre zone del Garda meridionale. Oggi questi resti non son più visibili in quanto sono completamente sommersi dalle acque del lago, ma la loro testimonianza è ancora presente all’interno del museo dove sono esposti molti reperti frutto di scavi ed esplorazioni subacquee.
La sezione dell’età romana
Con questa sezione si entra nel cuore del museo e si parla dell’età di costruzione delle Grotte di Catullo.
Gran parte dello spazio di quest’area è utilizzato per spiegare la storia della villa con tanto di plastico per mostrare come si presentava la struttura ai tempi del suo massimo splendore. Sono inoltre esposti i numerosi reperti ritrovati all’interno dell’area archeologica delle Grotte tra cui affreschi murali, mosaici ed oggetti di vita quotidiana.
In questa sezione sono inoltre esposti i resti un altro edificio di Sirmione che è la “villa di Antiche Mura” anch’essa datata I secolo d.c.
La sezione del medioevo
L’ultima sezione del museo è invece dedicata per far conoscere la storia e mostrare ritrovamenti risalenti al medioevo.
Per lo più in questa sezione sono esposti reperti bellici come elmi, scudi, lance e coltelli provenienti da corredi funebri ritrovati in alcune necropoli longobarde presenti sulla penisola ormai quasi del tutto disperse.
Sono inoltre esposti alcuni arredi di edifici religiosi dell’isola come della chiesa di San Pietro in Mavino, ancora in buono stato e di cui si possono ammirare i meravigliosi affreschi, e del Monastero di San Salvatore ormai in rovina.
Visitare le Grotte di Catullo
La villa romana di Sirmione è un bene storico visitabile per tutto l’arco dell’anno con variazione di orario per quanto riguarda la stagione estiva, periodo dell’anno in cui il sito archeologico è maggiormente visitato per via dei migliaia di turisti che ogni anno scelgono il Garda per le loro vacanze, e quella invernale.
Le Grotte si trovano sull’estrema punta della penisola di Sirmione. Il luogo non è raggiungibile direttamente in auto in quanto non è possibile transitare con veicoli sulla penisola. Si può quindi arrivare alla villa romana con una piacevole camminata di circa 20 minuti partendo dal parcheggio auto in prossimità del Castello Scaligero di Sirmione.
Orari
Per quanto riguarda la stagione estiva sia la villa che il museo sono aperti nei seguenti orari:
- Dal lunedì al sabato: 8.30-19.30
- Martedì – chiuso
- Domenica e giorni festivi: 8.30-14.00
Durante la stagione invernale la villa ed il museo archeologico avranno aperture diverse e la loro visita è consentita nei seguenti orari:
Villa romana:
- Dal lunedì al sabato: 8.30-17.00
- Martedì – chiuso
- Domenica e giorni festivi: 8.30-14.00
Museo:
- Dal lunedì al sabato: 8.30-19.30
- Martedì – chiuso
- Domenica e giorni festivi: 8.30-14.00
Prezzi
Per visitare il museo e le grotte è necessario acquistare, presso l’apposita biglietteria, un ticket di entrata con i seguenti prezzi:
- Biglietto standard: 8,00 €
- Biglietto ridotto: 4 € (per cittadini europei tra i 18 e i 25 anni)
- Gratis: per ragazzi sotto i 18 anni, ogni prima domenica del mese e in eventi speciali.
Il pagamento dei biglietti è consentito sia con contanti che con carta di credito.
Il sito rientra inoltre fra i luoghi della cultura accessibili con l’Abbonamento Musei Lombardia.