Nago Torbole

Il comune sparso di Torbole, dal paradiso del lago di Garda all’inferno dantesco.

Nago-Torbole è un comune sparso italiano, ovvero un comune la cui denominazione è diversa da quella della frazione in cui ha sede l’ente locale, che si estende per una superficie territoriale di oltre ventotto chilometri quadrati. Come facilmente si può intuire prende il nome dalle due località che lo compongono, la prima, Nago, fieramente appollaiata sulle pendici del monte Altissimo di Nago, mentre la seconda, Torbole, sistemata in manira calma e placida sulle coste del lago di Garda. Dal punto di vista amministrativo il comune è situato nella regione del Trentino Alto Adige e più precisamente in provincia di Trento; conta poco più di duemila e ottocento abitanti ed è inserito nella comunità di Valle Alto Garda e Ledro.

Indice:

• Cosa fare a Torbole
• Cosa vedere a Torbole

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Dal punto di vista geografico, invece, è localizzato nella parte più settentrionale del lago di Garda, ha una altitudine che varia dai sessantatré metri sul livello del mare, nel punto più basso, fino agli oltre duemila metri che si possono raggiungere nelle vette innevate dei rilievi montuosi dell’entroterra.

Le prime tracce attestate della presenza umana in questi territori, risalgono certamente all’età del bronzo, per poi crescere di numero, e in maniera piuttosto importante, durante tutto il periodo medievale. È di questo periodo infatti la realizzazione di Castel Penede, una fortezza del XIII secolo realizzata presso una rupe a Nago, in un’ottima posizione strategica che permetteva di avere un controllo territoriale su tutta l’area. Il castello era considerato talmente importante al punto da finire persino in una terzina del sommo poeta italiano, Dante Alighieri, citato nel ventesimo canto dell’inferno.

In questo periodo, l’intero territorio faceva parte del Principato Vescovile di Trento, perlomeno fino al 1439, quando i veneziani occuparono l’area e di fatto la conquistarono, compiendo una delle più spettacolari battaglie navali di tutti i tempi; partendo con le loro imbarcazioni dal mar Adriatico risalirono il fiume Adige ed infine, trainati da oltre duemila buoi, insieme alle navi da guerra, sbarcarono nel lago di Garda.

Questo sforzo immane, però, fu reso vano presto, quando nel 1509 l’area tornò sotto il controllo del Principato Vescovile di Trento. Successivamente, si sono susseguite diverse dominazioni, a partire dal Regno d’Italia con l’invasione nel 1796 da parte di Napoleone Bonaparte, passando dal Regno di Baviera, fino a concludersi con l’annessione di tutto il Trentino all’impero austriaco.

Durante la Prima Guerra Mondiale tutta l’area fu fatta evacuare poiché costituiva una linea di confine ed era teatro di violenti scontri, mentre nella seconda era una zona produttiva ed industrializzata al servizio della macchina bellica, qui infatti si producevano le armi e i pezzi per la Luftwaffe, l’aeronautica tedesca. Sempre in questo periodo, per volontà del regime fascista, il comune di Nago-Torbole fu forzatamente assimilato a quello di Riva del Garda, ma nel 1958, riesce a riconquistare la sua autonomia, a seguito di un referendum popolare; oggi, più di ieri il comune vive condizione di benessere diffuso.

Cosa fare a Torbole sul Garda: sport acquatici, sentieri e spiagge

Coloro che avranno il piacere di trascorrere una vacanza nella località di Torbole sul Garda non avranno di certo modo di annoiarsi. Ci sono tante di quelle attività da svolgere che ogni giorno avrà un programma diverso dall’altro. Oltre a passare il tempo alla scoperta delle meraviglie appena descritte, ci si può dedicare anche a numerose attività sportive.
Primi fra tutti bisogna citare gli sport acquatici: ebbene, trovandosi in una zona molto ventilata e avendo indetto il divieto alla navigazione dei motoscafi nelle sue acque, Torbole è divenuta un importante punto di riferimento per coloro che adorano lasciarsi condurre dalle correnti scivolando sull’acqua.

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Per chi ama praticare la vela o voler prendere lezioni di windsurf, kitesurf e SUP, a Torbole lo può fare grazie ad una delle tante strutture presenti nella zona adibite a questi sport
Nella zona è possibile praticare anche altre discipline tra cui bike, kayak e canyoning in diversi torrenti della zona.

Se tutto ciò dovesse essere un po’ troppo impegnativo, si può trascorrere una magnifica giornata in famiglia al Parco Avventura Busatte Advebtures, dove mettersi alla prova tra percorsi aerei con ponti tibetani, carrucole e liane, provare il Bike Park, sempre al suo interno, oppure fare picnic e tranquille passeggiare tra i sentieri.

E a proposito di sentieri, bisogna sottolineare che il comune Torbole ne è davvero ricco. Solo per citarne alcuni, nell’imbarazzo della scelta ci sono i già citati itinerari della Valletta di Santa Lucia e quello che conduce alle rovine di Castel Penede. Vi sono inoltre il tragitto da Torbole al Dosso Tenin, il cosiddetto Sentiero dei Paloni, il Sentiero n. 161 verso il Monte Altissimo (la cima più alta del Baldo trentino), quello verso il Monte Corno, la passeggiata alla Pineta e il percorso che porta alla Marmitte dei Giganti, enormi formazioni rocciose che risalgono all’era glaciale e che costituiscono un incantevole capolavoro della natura.

Se, però, si è alla ricerca di un po’ di meritato relax, le spiagge di Torbole sono il luogo ideale per godersi ore ed ore di riposo, lasciandosi cullare dallo straordinario contesto del lago di Garda. Parallelamente a tutto il Lungolago si trova l’omonima spiaggia, attrezzata e adiacente al Parco Pavese, dove poi bimbi possono giocare all’ombra. Adatta ai più piccoli è anche la spiaggia del Lido Blu, parecchio gettonata anche dai surfisti per la sua particolare esposizione ai venti. Molto suggestiva è poi la Spiaggia delle Lucertole, decisamente piccola ma spettacolare.

Torbole sul Garda è davvero un piccolo angolo di paradiso che aspetta di essere vissuto senza tralasciare nessun aspetto.

Sempre con una gradevole passeggiata si può coprire il percorso che da Torbole sul Garda conduce alla località di Nago. Questa antica strada corrisponde alla cosiddetta Valletta di Santa Lucia, che è considerato uno dei più suggestivi sentieri di tutta la zona. Si tratta di un sentiero che attraversa una piccola valle incontaminata e selvaggia, immersa nei suoni della natura e che offre eccezionali prospettive del Garda. Il nome deriva da un antico capitello votivo legato al culto di Santa Lucia da Siracusa. Oltre ad avere una notevole rilevanza storica, in quanto un tempo rappresentava l’unico modo per oltrepassare il valico, la Valletta di Santa Lucia offre anche l’occasione per attraversare un meraviglioso antico uliveto gardesano e osservare da vicino i magnifici terrazzamenti creati nei secoli passati.